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Hermann Aukenthaler

Hard scuola italiana
intervistatore:
Ruth Deutschmann
fotografia:
Benjamin Epp
copyright location:
Pflersch
data della ripresa:
2008-05-12
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1945
trascrizione:
Dopo siamo dovuti andare alla scuola italiana. Ed avevamo un insegnante, che aveva un bastone lungo squadrato. Come i "Krummer". Erano commercianti ambulanti, che vendevano stoffe e cose del genere. Ed avevano anche una specie di metro, un bastone. Ed anche l`insegnante. Una volta l`insegnante mi chiese, durante la lezione a scuola, come si chiamano i sette giorni della settimana, in italiano. "Sonntag" è domenica in italiano. Io invece dissi: "Domenicus." E perché ho detto così mi picchiò con il bastone squadrato, fino a sanguinare. Non era amichevole quello lì. Non fu il periodo scolastico più bello. Avrei fatto bene ad imparare l`italiano. Ma i genitori erano tedeschi puri, dei veri altoatesini. Stimavano molto la patria e la lingua tedesca. Quindi quando tornavamo a casa io e la sorella ? anche lei frequentava la stessa scuola, aveva un anno meno di me. ? Allora dicevano sempre: „Smettila con queste scemenze da puttana, con questa roba italiana.“ E così noi bambini studiavamo l`italiano malvolentieri. Dicevano: "Non vogliamo avere a che fare con gli italiani, rimaniamo tedeschi." Ma il governo, gli insegnanti della scuola ci costringevano a studiarlo. Grazie a Dio dopo diventò di nuovo tutto tedesco. A scuola. Quando stavo per finire la scuola studiavo tutto in tedesco. Per due inverni frequentai la scuola italiana. Ed i miei genitori erano contrari.